Inquadramento ambientale

Origine e forma dei rilievi collinari

I Monti Livornesi costituiscono quella che in termini geologici viene definita un’ “isola fossile”. Circa 5 milioni di anni fa l’ingresso del mare in Toscana determinò infatti la formazione di un grande arcipelago, di cui facevano parte anche le attuali colline livornesi. Col passare degli anni (milioni di anni!) il mare si ritirò e quelle che un tempo erano isole si unirono tra loro e con il continente; le colline livornesi furono le ultime a perdere la loro insularità, circa 1 milione di anni fa. Oggi costituiscono un’entità geografica ben definita, che si differenzia dall’ambito territoriale in cui ricadono.

La natura geologica del complesso forestale di Montenero, dove si sviluppa il Percorso, è costituita da rocce mesozoiche, appartenenti al dominio ligure. In una matrice di argilliti (grigie e varicolori), affiorano rocce di origine vulcanica effusiva: gabbri, periodotiti con filoni gabbrici e basaltici (Serpentiniti), basalti con strutture a pillow-lava, brecce con elementi ofiolitici. Rocce sedimentarie calcaree (formazione di Monte Morello) sono presenti nel tratto iniziale del sentiero 132 (dal P. del Puntone); un grande affioramento di diaspro, dal tipico colore rosso mattone (roccia sedimentaria silicea) è visibile al Sasso Rosso (sul circuito di Montenero), poco prima dell’inizio del sentiero 138.

A causa dell’alterazione della matrice geologica argillosa avvenuta nel corso dei secoli, i rilievi si presentano arrotondati, con pendenze dolci, anche se nella valle del fosso del Molino Nuovo si possono osservare versanti con una significativa acclività.

Il Clima

La piovosità media annua è di 936 mm, con un minimo a luglio e massima piovosità tra ottobre e novembre; l’area è pertanto ben più piovosa di Livorno (piovosità media annua di 759 mm), mentre sono identici i periodi di minima e massima piovosità. La temperatura media annua è di 15°C: il mese più caldo è luglio (temperatura media diurna di 24°C), mentre quello più freddo è gennaio (temperatura media diurna di 6,8°C).

L’area si caratterizza quindi per temperature medie mensili relativamente alte, con un periodo di siccità estiva.

Grafici tratti dalla Relazione del Piano generale di Gestione Forestale del Complesso Regionale “Colline Livornesi” 2007-2026, redatto da D.R.E.AM Italia (resp. A. Vettori) per conto della Provincia di Livorno.

L’ambiente naturale dell’area attraversata dai sentieri

Il paesaggio vegetale dei rilievi attraversati dal Percorso è quello tipico degli ambienti costieri mediterranei privi di evidenti alterazioni umane: un’estesa copertura arbustiva (macchia mediterranea) o arborea (lecceta e pineta di pino d’Aleppo). La porzione occidentale del Percorso si snoda lungo la valle del Botro del Molino Nuovo, corso d’acqua a spiccato carattere torrentizio e pertanto semipermanente, con portate estive ridotte o nulle. L’ambiente fluviale e delle sue rive favorisce l’arricchimento della biodiversità dell’area, per la presenza di specie caratteristiche quali carici, scirpi, libellule, macroinvertebrati acquatici, farfalle, anfibi, rettili e, per abbeverata o caccia, uccelli e mammiferi.